La casa, secondo i principi del movimento cristiano-sociale proveniente da Vienna, doveva offrire spazio alla cultura, ai giovani, alle associazioni e anche come abitazioni per le famiglie operaie. Nel 1986/87 la casa di San Giuseppe, ormai in rovina, venne restaurata e in essa trovarono posto una sala per manifestazioni culturali, una sala per i giovani, alcune abitazioni popolari proprio come era nelle intenzioni del suo costruttore. Nelle cantine rivolte a sud sono ospitati i lavoratori della Scuola professionale per la lavorazione del marmo. Accanto alla casa di San Giuseppe sono stati esposti i lavori ultimati nel corso dei simposi di scalpellini. Sono opere d`arte in marmo bianco. (autore: Alois Adolf Luggin)